Gia' nel 1238 il frate Giovanni da Panico aveva eretto un piccolo santuario detto della "Madonna del Sasso" in una delle tante grotte che si trovano sulla rupe. Il santuario venne poi ampliato e decorato con le immagini di San Rocco e San Sebastiano diventando ben presto meta di turisti e pellegrini. Ma nel 1787 ne fu necessariamente decretata la demolizione a seguito della caduta di massi all'interno della chiesa. Nelle case/grotte abbandonate sulla rupe trovarono riparo molti poveri fino a quando nel 1892 un crollo improvviso ne determino' la morte di 14 su 38 creando imbarazzo e lutto in tutta Italia.
Questo territorio ha visto nel corso dei secoli il passaggio di molteplici popolazioni che spesso si sono anche insediate lasciandovi importanti testimonianze del loro passaggio.
Come, per esempio, le selci scheggiate del Paeleolitico inferiore o le sepolture di Ca' de' Bassi, Pontecchio, Moglio dove sono stati rinvenuti interessanti reperti di ceramica rame e bronzo.
Importante anche il ritrovamento nel 1969 di tombe etrusche a duecento metri di distanza dal capoluogo. Questi ritrovamenti non hanno fatto altro che rinfocolare il mito di Carena, favoleggiata citta' etrusca, genitrice di Felsina citata da molti antichi scrittori.
Di chiara epoca romana invece l'acquedotto sotterraneo di sedici chilometri realizzato per portare a Bologna l'acqua del fiume Setta. (opera restaurata nel 1881 e tuttora in funzione)
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